Tra pochi giorni sceglieremo i nostri e le nostre rappresentanti al Parlamento Europeo e in Regione Piemonte.
Non è stata una campagna elettorale entusiasmante e appassionante. Il livello mediamente basso del dibattito politico in Italia non scalda i cuori e raccoglie spesso solo conflittualità sterile, scambi di accuse e tifoserie rabbiose. Peraltro, toccando quasi sempre temi che poco o nulla hanno a che fare con l’Unione Europea o con le questioni sentite come più impellenti da parte dei cittadini.
Nonostante ciò, il voto dell’8 e 9 giugno sarà fondamentale per disegnare il futuro dell’Unione e della nostra Regione in un momento storico delicatissimo e sarà importante per tutti non lasciarsi prendere dallo scoramento e pensare che il nostro voto sia inutile lasciando ad altri di scegliere per noi. Il voto è diritto e impegno per il nostro oggi e per il nostro domani.
Il ritorno della guerra in Europa, il cambiamento climatico, la gestione dei flussi migratori, il crescere delle povertà economiche ed educative (sono ormai quasi oltre 5 milioni, il 10% della popolazione italiana, le persone che vivono in povertà assoluta), il sistema sanitario e di welfare pubblico sempre più in crisi, richiedono interventi urgenti e politiche e politici che sappiano dare risposte certe, efficaci, competenti e soprattutto solidali e inclusive.
Un mondo dove diritti sociali e civili per tutt3, rappresentanza e partecipazione, democrazia e solidarietà non sono premessa e impegno politico non può che peggiorare il nostro futuro e acuire quelle conflittualità e criticità che stanno caratterizzando i nostri giorni.
E quindi l’invito è certamente quello di partecipare al voto, informarsi e scegliere. Non è nostro compito indicare chi, quali partiti, quali candidati ma certamente il nostro auspicio è che si presti attenzione verso chi ha attenzione a questi temi e crede che un progetto di Europa unita e solidale sia ancora necessario e lavori per una Regione Piemonte saldamente inserita nel sistema Italia e sistema Europa, attenta a tutti, inclusiva e solidale.
Nessuno si salva da solo e nessuno si salva a discapito di altri.
In tutto ciò quale ruolo può giocare il terzo settore? Quali sono le questioni che, come organizzazioni del volontariato, dell’associazionismo, della cooperazione e dell’economia sociale, vogliamo mettere al centro dell’agenda di chi si candida a governare per i prossimi anni?
Il Forum del Terzo Settore del Piemonte, a cui AICS Torino aderisce con convinzione e partecipando alla sua governance coordinando in particolare la consulta Cultura, ha voluto realizzare un proprio documento e appello alla politica e a chi si candida al governo della Regione Piemonte per i prossimi 5 anni, presentato nelle scorse settimane in un incontro con i candidati alla Presidenza della Regione.
Sono proposte concrete e trasversali che mettono al centro un’idea di amministrazione condivisa tra Istituzioni Pubbliche e privato sociale, che. Parlano di cultura e di sport e benessere, di ambiente e diritto alla salute, di Cooperazione Internazionale e dei diritti delle persone con disabilità, delle politiche per il welfare, l’inclusione e il contrasto delle povertà, di giovani, infanzia e adolescenza, di donne e politiche di genere.
Di seguito vi proponiamo alcuni approfondimenti su questi temi per il campo della cultura e dello sport e benessere rimandandovi al link sul sito https://www.
Buon voto!
Ezio Dema
Presidente AICS Torino APS
Scheda Sport: sport benessere
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